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Giacomo Scimonelli

Giacomo Scimonelli

Sono nato il 15 giugno 1971 a Saronno in provincia di Varese e dall’età di 13 anni vivo a Caltagirone in provincia di Catania. Sono educatore presso una comunità di minori da ventisei anni e amo il mio lavoro. Ho due figli che adoro.
Amo la quiete ed il silenzio.
Scrivere mi aiuta a sentirmi ... (continua)


La sua poesia preferita:
L’amore vola
Mi sei davanti... tremano le mani

I miei occhi ti fissano e poi scappano
con un sospiro trattengo gli sguardi
e con la mente ti parlo... sì, ti parlo

ma non puoi sentire le parole
dovresti ascoltare la voce del cuore
quel cuore che bisbiglia...  leggi...

Nell'albo d'oro:
Un dolcissimo peccato
Raso nero ad accarezzar lo sguardo
che sulla pelle candida color latte
indirizza le mani timide e calde.

Pizzo di seta profumato
che labbra audaci cattura
scivola via assecondando il palpito

e dal rossore strattonato
il desiderio esonda...  leggi...

E adesso rivestiti
...e adesso rivestiti
lentamente e in silenzio...
indossa i vestiti di ieri
usa quelli colorati di nero
quelli dipinti nei miei pensieri

e con lo stesso sorriso
bloccami e parlami
trattienimi nei tuoi occhi
e raccontami una storia

inventa la...  leggi...

Cercherò il mio posto
Il cielo piange

nemmeno lui
vuole accarezzare
la mia anima in pena

non vuol perdere tempo
con chi si rassegna.

Ha ragione...
ma oggi la nebbia m’incatena
non riesco ad attraversare i rovi
a difendermi dalle spine che mi straziano

il...  leggi...

L’ Intruso
Abbraccia il mar la collina
distesa verde azzurra
tra cielo terso
e acqua cristallina.

Sull’incantevole paesaggio
lo sguardo mio si posa
s’acquieta
insegue tenero connubio
ma non trova le parole...
-coscienza smembrata non ha voce-

Brandelli...  leggi...

Lingue velenose
Lingue velenose
Immergendosi
Negli abissi
Glaciali dell’anima
Urtano l’altrui sentire
Eccedendo nel lessico

Variopinte offese
Elegantemente mascherate
Lusingano con celata falsità
Estendendosi
Nei meandri malefici della mente
Ostruendo il...  leggi...

Il mio dolore
Lacrime insistenti mi schiaffeggiano
incolpevoli e silenti chiedono spazio
non indietreggiano
non possono
sono figlie del mio sentire
del mio perenne disagio

emozioni e sofferenze
che mai nessuno potrà capire
le mie debolezze
il dolore che ha...  leggi...

Inciampa il verso
Inciampa il verso
libero e vellutato

senza compromessi
vibra e volteggia

senza sospirar
il destino accetta
lo colora ed inventa

involucro chiuso
non rispetta la regola

arieggia lacrimando
solfeggia traballando
nella strofa si...  leggi...

Rido, piango e vivo
Rido
piango e vivo
senza ragione
senza apparente motivo...

sospiri innati
ricamano tormenti

incanti improvvisi
solfeggiano gli istanti

lacrime non volute
sorrisi accennati
scorrono inesorabili

inondano il giorno che nasce
si confondono...  leggi...

Il mio canto stonato
Silenzio intorno

tutto tace

nessun clamore
nessun conforto

incido pianti
verseggio il dolore
versi semplici
figli del mio cuore...

rima baciata
nell’assonanza trova ristoro

plumbeo sospiro ricamato
cerca riparo
ripetuto
combatte...  leggi...

Ho fallito
Testa china
ennesimo risalire lungo la via...
strada soffocante e stretta
tra deviazioni improvvise
che non lasciano scelta

bocca asciutta e lacrime in tasca
pianti da nascondere
sorrisi pronti all’uso

maschere usa e getta
sentenze...  leggi...

Anima al guinzaglio
In silenzio tremo
intingendo sospiri
nel frastuono del giorno

recitando la parte...  leggi...

Pensier d’oblio
Infinito invisibile

dal tremolio di un sospiro
nasce e si colora
pensier d’oblio

naviga ondeggiando
nel passato...  leggi...

Giacomo Scimonelli

Giacomo Scimonelli
 Le sue poesie

La sua poesia preferita:
 
L’amore vola (15/05/2021)

La prima poesia pubblicata:
 
Anima sola (19/01/2011)

L'ultima poesia pubblicata:
 
Luce dei miei occhi (11/09/2023)

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 Il mio dolore (04/01/2013)
 Patri miu, unni sì (21/05/2019)

La poesia più letta:
 
Piacere reciproco (27/04/2012, 21317 letture)

Giacomo Scimonelli ha 12 poesie nell'Albo d'oro.

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Giacomo Scimonelli

Mia cara fanciullezza

Impressioni
Rimembro profumi lontani...
gioie fanciulle
desideri ingenui ed ignari.

Nessuna paura mi scalfiva
nessuna malizia la mente arroventava
senza incubi sognavo
teneramente il cuor mio gioiva.

Scaltro e sincero
attraversavo il sentiero stretto e cupo
senza paura dell’inganno.

Ostentata malinconia
improvvisa
senza chiedere un giorno mi rapì
mi cullò con violenza...
mi strappò alla fanciullezza.

Dolori e domande senza risposta
inganni e amore irruppero
preghiere ed odi
per una realtà falsa e distorta.

Lontana giovinezza adesso invecchi
son uomo e cerco conforto
son vivo ma al passato mi volgo

ascolto la mia voce...
non mi piace e la scanso...
troppo stonata, troppo lontana...

L’aquilone
oramai è volato via...
mi resta solo
una dolce e triste nostalgia...
abbraccio la vita
malinconica melodia
e incido un canto
prima che sia finita!




Club Scrivere Giacomo Scimonelli 31/03/2012 22:46| 36| 6576


Hanno inserito questa poesia nei propri segnalibri: - carla composto - Emanuele Martina - Sara Acireale
Possiamo elencare solo quelli che hanno reso pubblici i propri segnalibri.
Creative Commons LicenseQuesta poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.


 

Commenti sulla poesia Commenti di altri autori:

«Nel ricordo di un vissuto domande senza risposte. La possibilità della mente di tornare indietro e riabbracciare questa meravigliosa nostalgia che ci insegue, fa vivere e battere ancora il cuore.
Complimenti bella davvero.»
Mariasilvia (31/03/2012) Modifica questo commento

«"...incido un canto..." Dolore, nostalgia, rimpianto, nulla ferma lo scorrere del tempo e l'uomo, antico o moderno continuera' a farlo scivolare senza opporre resistenza, anzi, vivendone ogni istante e di ogni istante farne esperienza. Piaciuta tanto. delle Palme.»
Club Scriverelucia curiale (31/03/2012) Modifica questo commento

«Il pensare ai bei tempi perduti dell'infanzia mi porta una struggente nostalgia; chi non vorrebbe tornare indietro a quei momenti di spensieratezza, gioia, meraviglia, infinite possibilità? Quando un aquilone ancora volava alto... Invece gli anni passano e la melodia si spezza, si rompe l'incanto. Personalmente posso capire molto bene questa cosa. Che emozione questa poesia, tocca l'anima senza lasciare scampo. , complimenti.»
Laura Maira (31/03/2012) Modifica questo commento

«Con il passare del tempo la nostalgia farà sempre più parte di noi specie sei ricordi ci hano lasciato un segno piacevole, al contrario i ricordi non belli s'affacceranno ugualmente alla mente anche nostro malgrado. Dovremo essere noi a non farci sopraffare se questi ricordi ci danno dolore o dispiacere. Nellissima lirica, correttamente stilata, versi scorrevoli e fluenti. Opera apprezzata.»
Grazia Denaro (31/03/2012) Modifica questo commento

«in un bel canto l'autore esplica un sentimento fanciullino ed un ricordo di quegli anni innocenti vissuti spensieratamente tra giochi e fantasie, il crescere porta via queste cose si diventa tristi ingobbiti e con sguardi aggrottati sempre avanti si va ma con coscienza di di quant'è duro vivere, ma il fanciullo che è in noi resta sempre con noi.»
Paolo Morganti (31/03/2012) Modifica questo commento

«l'incoscienza della gioventù ci fa vivere sempre rincorrendo un aquilone sull'arcobaleno della vita... ed è così che arrivano anche i colori che possono apparire più scuri ma hanno anch'essi motivo di essere, e l'uomo che li sa apprezzare al pari dei colori sgargianti degli aquiloni e un uomo che ha compreso il suo vivere.»
Bruna Lanza (31/03/2012) Modifica questo commento

«che bello... spensierati senza pensieri gioia e meraviglia... sono i ricordi di quando eravamo piccoli e nel ricordare ci si poniamo un sacco di domande senza risposte... ma aver vissuto un'infanzia gioiosa ci aiuta ad andare avanti ad apprezzare gli anni a venire... bellissimi versi molto sentiti...!»
emmalisa lucchini (01/04/2012) Modifica questo commento

«la fanciullezza deve essere il periodo spensierato della vita, ma a volte eventi lo rendono infelice, profonda poesia complimenti»
Citarei Loretta Margherita (01/04/2012) Modifica questo commento

«La consapevolezza dell'età che avanza, colorandosi delle mille sfumature che la vita lascia nel cuore giorno dopo giorno mi colpisce in un giovane autore,
proseguendo con rimpianti e rimorsi la ruota della vita gira, regalando melanconia e dolcezza ...»
Sadness (01/04/2012) Modifica questo commento

«l'aquilone è volato via... con sè ha portato sogni di un bimbo... meravigliosi mondi di fiabe... Nulla può turbare la gioia di un fanciullo, nel suo mondo tutto è gioco pace serenità...sino a quando ! !!! meravigliosi versi di un meraviglioso poeta... chapeau a te»
Club Scriverecarla composto (01/04/2012) Modifica questo commento

«mi ha fatto sussultare dentro ...tanto sentita... meravigliosa»
Club ScrivereMidesa (01/04/2012) Modifica questo commento

«La vita è bella... Splendido il sottofondo che esalta questa lirica di un cuore che sussulta e si chiede ancora... tra silenziose introspezioni, paure e disincanti emerge un'anima che conserva intatta la spontanea fanciullezza»
Club ScriverePierangela Fleri (01/04/2012) Modifica questo commento

«Una dolce e nostalgica poesia, ricordando una lontana fanciulezza, quando il cuore giovane e pieno di sogni faceva andare il suo
aquilone verso il cielo. Ora resta un uomo stanco demotivato da una triste realtà.Molto sentita!»
Doraforino (01/04/2012) Modifica questo commento

«Uno scritto che colpisce per il sentimento e inumidisce gli occhi per il ricordo e la nostalgia di quell'epoca che è l'infanzia, fatta di sentimenti ormai da questa società sconosciuti. Bella per la sua muscalità e il contenuto, traspare un ormai rara spontaneità.»
Idalgo Visconti (01/04/2012) Modifica questo commento

«La fanciullezza ora ci ritorna come qualcosa che si è vissuto ma mai appieno... forse perché oggi se ne gustano i veri sapori. Tutti i ricordi ci arrivano densi di un profumo particolare, una piccola morsa al cuore... ma si cresce e quella voglia di essere al più presto grandi a quell'età lanciata verso il futuro, ci ha reso poco attenti a tutte le meraviglie vissute. Le riscopriamo ora... ed è bello riviverle... tantissimo. Guardiamo al passato e quell'aquilone non è volato via, no è da qualche parte... c'è un filo che lo tiene legato a noi... e in quel giardino di aquiloni c'è anche il mio e quello di tanti altri che stanno ancora giocando e sognando... la poesia ci porta in salvo e supera ogni cosa... e tutto diventa eternità.»
Elle (01/04/2012) Modifica questo commento

«nostalgia della fanciullezza, quando tutto era più semplice, quando tutto t'incantava, ogni piccolezza era qualcosa di grande e stupendo, bello ricordare quei tempi, ogni tanto ci si dovrebbe fermare e pensare, ma ogni età ha la sua fanciullezza, anche adesso, basta non farsi schiacciare dai problemi, dalle complicazioni che arrivano con il passare degli anni, ed essere sempre un po' fanciulli dentro, davvero una lirica emozionante, letta con molto piacere, conservo e segnalo»
Emanuele Martina (01/04/2012) Modifica questo commento

«la fanciullezza è l'eden della nostra vita, un giardino luminoso dove ci rechiamo spesso, per attingere ai ricordi, belli o brutti che siano ci appartengono. Ottima lirica sapientemente stilata, il poeta riesce ad esprimere sensazioni ed emozioni mai dimenticate.»
maria cavallaro (01/04/2012) Modifica questo commento

«Bellissimi versi in cui è evocata l'età della fanciullezza, con le sue gioie e la sua spensieratezza, la sua ingenuità. Queste sensazioni sublimi sono poi intralciate dall'arrivo della malinconia che irrompe e che fa rivivere con nostalgia la perdita di quelle piacevoli emozioni. Molto apprezzata e condivisa, complimenti.»
Paola Vigilante (01/04/2012) Modifica questo commento

«La spensieratezza della fanciullezza con la purezza del suo candore lascia il posto alla consapevolezza della crescita e della maturità in una presa di coscienza del mondo e della realtà. Bellissima lirica, complimenti poeta.»
Gianny Mirra (01/04/2012) Modifica questo commento

«Una volta si giocava, si rideva, si sognava, gli occhi sfavillavano di mille meraviglie... le meraviglie dell'infanzia... Poi si cresce e incominciano i dubbi, gli occhi non sfavillano più di meraviglie, si è costretti a una routine che a volte odiamo e se vediamo bambini giocare vorremo essere di nuovo come loro felici e spensierati... Per me l'Eden perduto è l'infanzia che è andata via...è l'ingenuità, la gioiosità perdute... Possiamo ritrovarle negli occhi dei bambini e specchiandoci in loro possiamo ritrovare un po' della nostra fanciullezza...»
Club ScrivereSara Acireale (01/04/2012) Modifica questo commento

«Eppure credo che la gioventù non per tutti abbia fine – chissà, forse a causa del carattere – sempre rimane in noi quel qualcosa che continua a farcela apprezzare e di conseguenza tenendola stretta riusciamo a comprendere ancora di più quel significato che senza fatica ogni giorno ci rende nuovi seppur consapevoli del tempo che passa, per cui ci piace vivere ovunque e comunque sia.»
Club ScrivereBerta Biagini (01/04/2012) Modifica questo commento

«Nostalgia della gioventù in questi versi struggenti! Il ricordo accompagna la vita e quel bambino è colui che più a lungo rimane... Versi stilati sapientemente, toccano il cuore!»
Lidia Filippi (01/04/2012) Modifica questo commento

«Struggente nostalgia di un tempo in cui
tutto aveva il sapore della scoperta, i colori del cielo
l'incoscienza della gioventù
Giorni dal gusto di zucchero filato e, il tempo che avanza
sempre più delicatamente accarezza quei ricordi, con il velo della nostalgia...
Versi intensi e molto apprezzati»
Club ScriverePatrizia Ensoli (01/04/2012) Modifica questo commento

«So di ripetermi, ma questa TUA strugge l'Anima, tutti siamo presi dalla nostalgia della fanciullezza, una fase della vita, (per me la più bella), in cui l’esistenza vista con gli occhi dell'Innocenza, appare più leggera, più sognante. Poi si cresce, ci si guarda intorno con la consapepolezza dell'adulto e si scoprono tutte le brutture del Mondo. Ho provato intense emozioni leggendoti. Sai spogliare la tua Anima con la dolcezza e l'innocenza di un fanciullo. Grazie per questa condivisione.»
Jade (01/04/2012) Modifica questo commento

«Ricordi di fanciullezza che mai potranno essere dimenticati, soprattutto quando la spensieratezza è stata la colonna portante di quell'età.
L'innocenza e la gioia della fanciullezza forse la si rivive da adulti attraverso il sorriso e l'ingenuità dei bambini.
Poesia coinvolgente e bellissima, emozionante la lettura»
Shelly Nicole Del Santo (01/04/2012) Modifica questo commento

«Leggo questi versi e rimembro anch'io quella gioventù ingenua e senza paura, sognante e senza malizia con gli occhi rivolti ad un futuro roseo con semplici doni offerti a piene mani. Ma all'improvviso la vita ti strappa alla fanciullezza con violenza e ti trovi in un mondo diverso da quello che sognavi in una realtà che ti fa guardare con nostalgia alla lontana giovinezza... ma ormai è tardi e la vita non si può cambiare, conviene abbracciarla e viverla con nel cuore una dolce e triste nostalgia.
Ho letto con emozione immergendo nei versi i miei stessi nostalgici e dolci ricordi di una fanciullezza ricca di sogni ingenui e pieni di speranza. Complimenti Giacomo...è una poesia bellissima che coinvolge il lettore.»
Club ScrivereEla Gentile (01/04/2012) Modifica questo commento

«...è sempre il solito grande contrasto fra passato e presente! un passato fanciullo, nel quale le sicurezze, le certezze la dolce ingenuità ci cullava, ci rendeva se non altro sereni! di contro un presente che irrompe sempre più spazzando via quel candore bambino ricolmo di sogni e speranze! e ciò ci fa vivere con un senso di costante malinconia!...e l'aquilone è ormai volato via!! molto apprezzata! complimenti!»
Club ScriverePaola Galli (02/04/2012) Modifica questo commento

«La spensieratezza appartiene all’infanzia, ancora puri nell’animo ed innocenti i sogni volavano altissimi. Venivamo rassicurati e sottratti dalle preoccupazioni. La nostalgia ma anche il rimpianto che traspare nella tua meravigliosa poesia è comprensibile e condiviso.
Ma... se da adulti si rimane ancora attaccati alla spensieratezza si diventa incoscienti, irresponsabili è può essere una rovina per se stesso e per le persone che ne fanno parte, questa è l’unica ragione per cui la ruota deve girare. La dolce vita all’improvviso deve lasciarci e saranno i nostri figli a godere di questa meravigliosa fase. Dopo questi versi... che nostalgia!»
Stella Corrado (02/04/2012) Modifica questo commento

«Versi da incorniciare per lo stile e l'incalzante emozione che coinvolge anche i miei sensi. Hai detto bene... una dolce e triste nostalgia è quel che resta, e delle immagini che solo la nostra memoria mentale può ricostruire. La spensieratezza è quel vissuto lontano che non è mai stato inquinato da nessuna macchia, distaccata sempre dall'inganno e dalla paura. Adesso è irraggiungibile, proprio come il tuo aquilone volato via.»
Salvatore Testa (02/04/2012) Modifica questo commento

«Un tempo felice il cui ricordo è sempre presente e la cui dolcezza gioiosa tormenta sottilmente e implacabilmente un cuore malinconico e ferito dalla vita. I versi sono intensi e coinvolgenti, aperti come finestre che si affacciano su stanze in penombra... sensazioni profondamente condivise. Bellissima lirica.»
Donatella Pezzino (02/04/2012) Modifica questo commento

«è come una crudele linea di confine quella che separa la spensieratezza e la purezza dell'infanzia dai dolori dell'età adulta, bene dice l'autore "ostentata malinconia... senza chiedere un giorno mi rapì", non sai nemmeno come, ti trovi trascinato in un mondo diverso, fatto di tradimenti, dolori, ma che non è reale, è un artificio dell'uomo, il vero mondo reale è quello del bambino, fatto di cose concrete, ingenuità, affetti sinceri, ed è in esso che l'autore cerca conforto per continuare a vivere una vita distorta in cui più non si riconosce.»
rstorace (02/04/2012) Modifica questo commento

«I sogni e la spensieratezza lasciano il passo all'oggi con il nuovo bagaglio e un velo di nostalgia avvolge l'anima, intensa e coinvolgente. Molto apprezzata.»
Laura Di Vincenzo (02/04/2012) Modifica questo commento

«Dolce e triste nostalgia nel pensare ai bei tempi trascorsi... Piaciuta molto, complimenti poeta»
elisabetta tegas (02/04/2012) Modifica questo commento

«guardare al futuro con occhi da bambino e capire che il futuro è tutto meravigliosamente da scoprire... diventando "grandi" si scopre che non è poi così meraviglioso e roseo come ci sembrava un tempo!...molto apprezzata!»
Angela Fiore (02/04/2012) Modifica questo commento

«eh, non sai quanto condivido il pensiero...
un testo ricco d'amara asprezza...
di nostalgica mancanza, quei valori che un tempo si davano per certi
quella leggerezza, che a tutti un po' manca!
veramente apprezzata»
EnzoL (03/04/2012) Modifica questo commento

«L'infanzia è l'età più bella per la spensieratezza che la caratterizza e perché la si vive con un animo puro e ricco di sogni e di speranze. Eppure ogni età, a mio avviso, ha la sua bellezza se la viviamo con consapevolezza e la giusta serenità che ci porta ad accettare i cambiamenti dinanzia ai quali la vita ci pone... La vita è un cammino a senso unico, non si può tornare indietro se non nei ricordi e allora cerchiamo di godere ogni passo senza sciupare il tempo che ci è messo a disposizione...
Tuttavia una punta di nostalgia per il passato può essere più che naturale purché poi si guardi avanti con rinnovato entusiasmo e con la curiosità di scoprire cosa ancora ci può essere donato...
Poesia velata di malinconia, intensa e ben scritta.»
Cinzia Gargiulo (16/04/2012) Modifica questo commento

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